Cucina etnica eritrea
Viale Ippocrate n° 43 – 00161 – Roma
Tel: 06 44242583 – 06 44242063
Mercoledì chiuso
www.ristorante-sahara.com
Nostro giudizio: Eccellente
4
Visitato il 22/11/2016
Un ristorante “storico”, ormai, di Roma, dedicato alla cucina eritrea, il Sahara, alloggiato in ampie sale con un grande terrazzo al 1° piano di un edificio in via a Roma.
Fanciulle sottili in lunghi abiti bianchi di lino, bordati di fasce verdi, che servono silenziosamente piatti eritrei e, volendo, anche africani. Porzioni abbondanti e saporose, tanto da suscitare una diffidenza preventiva nei cultori della tradizionale cucina italica. Cos’è il cardamone? Quanto è forte il berberè?
Trentanove persone del Cenacolo raccolte in paziente e curiosa attesa, vittime volontarie di un invito per inaugurare gli incontri conviviali del Cenacolo, il Convivio, appunto.
Le portate arrivano con una certa lentezza, colorate ed invitanti. Il famoso pane eritreo, l’inghiera, suscita sconforto. È molle, è una piadina fresca? È una crépe? Come si mangia? Qualche smaliziato capisce che occorre abbandonare le posate tradizionali occidentali ed usare le mani, come i nostri lontani antenati per fare tanti involtini sugosi di carne (ottima) o di verdure o di legumi. I più invocano forchetta e coltello. I sapori sono inconsueti, ma accattivanti e graditi. Il temuto piccante è un blando suscitatore di sapori. Le porzioni sono ben presentate, sia per l’antipasto che per il “piatto forte”. Il prezzo è onesto. Seguono i dolci, un po’ arabeggianti ed un tè delizioso (per chi non ha preferito il consueto caffè), un po’ speziato, un po’ profumato, un po’ languoroso.
La serata è stata piacevole. Si vota, un po’ generosi, ma è la prima volta. I voti sono da 1 a 5, non sono ammesse le frazioni di voto. Se la media va oltre il 50% di un punto si passa al successivo.
Il Sahara viene premiato con 4 tocchi su 5. Un po’ troppo, forse, ma tanto per avviare il Convivio va bene.