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CONFERENZA: L’ ETA’ COSTANTINIANA
5 Giugno, 2019 | 17:00 - 18:00
CONFERENZA GRATUITA
L’imperatore Costantino è ricordato nei libri di storia per la battaglia presso Ponte Milvio, a Roma, dello ottobre del 312 d. C. contro il suo rivale, Massenzio; i due erano precedentemente amici e Cesari (come dei vice-imperatori), designati dall’imperatore Diocleziano, durante la tetrarchia. Costantino, vincitore, sciolse per sicurezza personale la guardia scelta di Massenzio e ne formò una nuova, a lui fedele (nella chiesa di S. Caterina dei Funari c’è una stele, che rappresenta proprio un cavaliere sul suo cavallo, con l’iscrizione latina, dell’esercito costantiniano, proveniente dalla zona dell’antica via Labicana, attuale via Casilina, dove era il cimitero di questi militi e da dove partivano i possedimenti territoriali imperiali, prima eleniani e poi costantiniani). La tradizione riporta che nella battaglia suddetta sia apparsa in cielo una croce latina, con la scritta: “In hoc signo vinces“ (dal latino, “In questo segno vincerai”). Costantino passò, quindi, dalla fede pagana a quella cristiana ed ammise quest’ultima religione come quella ufficiale dello Stato romano, per cui non venne più perseguitata. Fondò una nuova capitale in Oriente, che da lui prese il nome, Costantinopoli, poi Bisanzio e oggi Istanbul, in Turchia. Monumenti della sua epoca sono ritenuti i restauri delle Mura Aurelianee ad opera del pagano Massenzio, nonché le Terme della madre Elena tra S. Croce in Gerusalemme e Porta Maggiore (cioè fin dove arrivavano le proprietà territoriali imperiali) e le varie basiliche cristiane fatte costruire dall’imperatrice. Altro edificio funerario dell’età costantiniana è il Mausoleo di Elena a Torpignattara, col famoso sarcofago in porfido con scena di battaglia, che quindi dovevano essere destinati all’imperatore ma, morendo prima la madre, furono utilizzati per quest’ultima. Ancora si può ricordare il Mausoleo di Costanza, sorella di Costantino, sulla via Nomentana, con un sarcofago, lo stesso, in porfido. Si può rammentare anche il Casale-Arco di Malborghetto, sulla via Flaminia.
Presso sede UNAR, VIA ALDROVANDI 16 2°PIANO